Luca, la stagione 2022 della Premoto 3 è appena andata in archivio. L’hai chiusa nella top ten piloti, migliorando il risultato dello scorso anno. Quale voto ti daresti?
La stagione si è rivelata veramente sfortunata e piena di alti e bassi. Ho cercato di dare sempre il massimo, ma in più di un’occasione alcuni problemi mi hanno impedito di sfruttare al meglio il mio potenziale. Nel complesso, comunque, mi darei un 7.
Fra le 12 gare dell’anno, qual è quella in cui credi di aver fatto meglio e quella da cui, invece, ti aspettavi di più?
La più bella è stata sicuramente quella inaugurale della stagione, a Misano, dove ho ottenuto il mio primo podio in Premoto3. Un’emozione davvero unica. Il week-end di Campionato in cui, invece, potevo fare di più, è stato sicuramente il round 5 al Mugello.
Il titolo italiano di categoria è andato a Luca Zanni. Giusto così?
Leonardo è un mio caro amico di allenamento. Ritengo giusto che sia stato lui a vincere, quest’anno, perché si è rivelato, in ogni gara, il pilota più completo e costante.
Una nota non solo sportiva, infine. La grande passione aiuta tantissimo, ma cos’altro serve per far convivere la vita di un adolescente con gli impegni di un pilota?
Serve tanto sacrificio e non bisogna sempre mettere lo sport al primo posto: ci sono amici, famiglia, emozioni! Ogni tanto bisogna staccare la spina e concentrarsi di più, soprattutto sullo studio e la scuola.