Eliseo, 17 anni e più della metà passati in pista. Dai kart alle Finali mondiali del Ferrari Challenge. Te lo aspettavi o pensavi fosse solo un sogno?
Gareggiare alle Finali mondiali e lottare per vincerle è sempre stato un mio sogno. Per questo mi sento fortunato: faccio quello che mi piace e per me, stare in pista, è sinonimo di gioia e divertimento. Un sogno? Certo che sì! Fin da bambino giocavo con le macchinine Ferrari e dentro di me, già da allora, era viva la passione per la Rossa. Oggi che posso toccare con mano e, addirittura, guidare una Ferrari, è per me sempre una grandissima emozione. Se si ha un sogno nella testa, basta solo impegnarsi, fare sacrifici e apprendere tutto ciò che ti viene insegnato dalle persone competenti. I momenti difficili ci sono per tutti, ma è proprio lì che devi fare la differenza sugli altri.
Stagione 2022: podi e vittorie, da esordiente, fra i professionisti del Ferrari Challenge Europe e dei Campionati Italiani Gran Turismo Sprint e Endurance. Il risultato più bello?
Questa stagione è stata per me un’esperienza del tutto nuova. Grazie agli ottimi risultati ottenuti sin da subito, con podi importanti e pole position, il team ha deciso di partecipare al Ferrari Challenge Europe con me come unico pilota nel Trofeo Pirelli. È stata una crescita continua. Grazie alla collaborazione e al lavoro di tutti, sono arrivato al terzo posto ad Hockenheim e, subito dopo, sul primo gradino del podio al Mugello. La vittoria più bella, però, è stata quella nella gara premondiale di Imola.
Cos’è, se c’è, qualcosa che avresti potuto fare meglio?
Si può e si deve sempre fare meglio. Imparare, crescere, perfezionarsi, sono la base della nostra passione. Ammetto di essere un po’ severo con me stesso e non mi accontento facilmente del lavoro svolto. Comunque, il mio motto è guardare sempre avanti senza dimenticare le esperienze passate, per cercare di apprendere ed evitare di ripetere gli stessi errori.
Parlaci un po’ di te, fuori pista.
Sono un normalissimo adolescente di 17 anni, che va a scuola come tanti altri ragazzi della sua età. Frequento un istituto professionale, settore meccanico. Quasi tutti ì pomeriggi vado in palestra e, soprattutto, frequento molti corsi di inglese. Conoscere la lingua che ci permette di comunicare con il resto del mondo è fondamentale, per me come pilota.
Infine, un pensiero per il tuo team, per chi hai accanto e per chi vuoi tu.
Non finirò mai di ringraziare tutto il team Best Lap. Sono stati per me come una seconda famiglia, in questo 2022. Mi hanno accolto con umanità ed attenzioni, ma anche con massima professionalità. Sono stato affiancato da persone competenti, in grado di farmi crescere come pilota, ma anche come persona. Grazie a loro, ho avuto la possibilità di essere accompagnato da persone eccellenti, come l’ingegnere Gabriele Tredozi, ex F1, e i meccanici. Un altro infinito grazie va alla mia famiglia, che mi sostiene sempre, passo dopo passo, e un grazie, in particolare, a mio padre, per tutti i sacrifici fatti senza lasciarmi mai da solo. Ora si continua, a testa bassa, cercando di lavorare con dei test invernali per la prossima stagione.