Del Mix Energetico potremmo aver letto o aver sentito parlare di recente, a causa della grande attenzione all’energia elettrica o grazie a un’occhiata più attenta del solito alla bolletta. Vale la pena quindi fare una sintesi e definire cos’è e come viene calcolato.
Il Mix Energetico è «l’insieme delle fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’energia elettrica fornita dalle imprese di vendita ai clienti finali». Lo definisce così il Gestore Servizi Energetici (GSE), che lo chiama anche Fuel Mix.
In altri termini e in scala minore, il Mix Energetico ci descrive la provenienza dell’elettricità venduta da un grossista a un cliente in un certo periodo di tempo. Elenca, cioè, le diverse fonti utilizzate per produrre l’energia venduta e indica la percentuale di contributo per ciascuna fonte.
Le fonti energetiche primarie
Le fonti energetiche primarie a cui fa riferimento il GSE sono, per definizione, quelle presenti in natura prima di essere sottoposte a un qualunque processo di trasformazione. Per consuetudine, si dividono fra rinnovabili (o non esauribili) e non rinnovabili (o esauribili).
Le fonti rinnovabili sono, per esempio, quella idraulica, quella solare, quella eolica e quella geotermica. Le non rinnovabili, invece, sono i combustibili nucleari e quelli fossili, come il petrolio, il gas naturale, il carbone, eccetera.
Oggi, per raggiungere la quantità di elettricità necessaria al fabbisogno italiano, vengono impiegate fonti di entrambi i generi. E ogni anno il Mix Energetico Nazionale ci dice quali sono le fonti e in quale percentuale, rispetto al totale, ciascuna di esse è stata utilizzata.
Le fonti energetiche secondarie
Un tipico esempio di fonte energetica secondaria è l’elettricità. Le fonti energetiche secondarie – dette anche derivate – sono infatti il frutto della trasformazione di una fonte energetica primaria. O dell’ulteriore processo di trasformazione di una fonte secondaria.
Il calcolo del Mix Energetico
Il Gestore Servizi Energetici calcola il Mix Energetico elaborando le informazioni ricevute dai produttori di energia elettrica. La procedura è detta Fuel Mix Disclosure e si basa sulla tracciatura delle fonti energetiche utilizzate da ogni singolo produttore, delle sue importazioni e delle Garanzie d’Origine (GO) in suo possesso.
Le Garanzie d’Origine sono certificazioni elettroniche che attestano, appunto, l’origine rinnovabile delle fonti impiegate da un produttore di elettricità. Per ogni MWh rinnovabile prodotto ed effettivamente messo in rete in un anno solare tramite impianti qualificati, detti anche IGO, il GSE rilascia un titolo GO, in conformità con la Direttiva 2009/28/CE.
Come stabilito da questa Direttiva e dalla successiva 2009/72/CE, ogni anno ciascun produttore di energia elettrica deve comunicare al Gestore Servizi Energetici le informazioni utili a determinare la composizione del proprio Mix Energetico. Una volta ottenuti i dati, il GSE, che ha facoltà di effettuare controlli a campione, analizza la composizione delle fonti energetiche e pubblica i risultati ottenuti, per ogni singolo produttore e su scala nazionale.
Il Mix Energetico in bolletta
Per la normativa in vigore, tutte le compagnie attive sul mercato energetico italiano devono fornire ai clienti finali i dati del Mix Energetico Nazionale e di quello relativo all’elettricità da loro venduta. Le informazioni sono solitamente riportate in una specifica sezione della bolletta e in una apposita pagina del sito web aziendale.
FONTI