Le misure di riduzione dei costi in bolletta per le famiglie in stato di disagio economico e fisico sono chiamate bonus sociali e, concluso l’iter parlamentare, sono state attuate con provvedimenti specifici dall’Autorità di Regolazione competente. Possono riguardare anche le bollette dell’acqua, ma noi qui ci occuperemo solo delle bollette dell’elettricità e del gas, sintetizzando le caratteristiche del bonus sociale per disagio economico. In un prossimo articolo tratteremo invece il bonus sociale per disagio fisico.
Vediamo allora chi riguarda, quali sono i requisiti e quali le modalità di erogazione del bonus sociale per disagio economico.
I requisiti
Possono richiedere il bonus per disagio economico applicabile alle utenze gas ed elettriche i nuclei familiari, composti da una o più persone, che abbiano uno dei seguenti requisiti:
– un indicatore ISEE non superiore al tetto periodicamente stabilito dalle normative vigenti (l’ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, valuta le condizioni economiche di quanti intendono richiedere una prestazione sociale agevolata);
– almeno quattro figli a carico e un indicatore ISEE non superiore al tetto periodicamente stabilito dalle normative vigenti;
– percepire un Reddito o una Pensione di cittadinanza.
Il contratto della luce o del gas deve essere intestato a uno dei componenti del nucleo familiare ISEE. La fornitura, che deve essere per uso domestico, vale a dire a servizio di locali adibiti ad abitazione a carattere familiare, deve essere attiva, cioè in corso o momentaneamente sospesa per morosità.
Solo per il gas, la fornitura deve essere utilizzata per riscaldamento e/o cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria, e deve avere un contatore di classe inferiore a G6, la massima prevista per le utenze domestiche.
Il bonus per disagio economico può riguardare anche la fornitura di gas a un condominio in cui risiede un nucleo familiare ISEE. In questo caso:
– l’utenza deve riguardare un condominio in cui sono presenti unità abitative che utilizzano il gas naturale in locali adibiti ad abitazione a carattere familiare;
– il gas naturale deve essere utilizzato per riscaldamento e/o cottura cibi e/o produzione di acqua calda sanitaria;
– la fornitura deve essere attiva;
– la fornitura deve essere utilizzata dal cliente domestico in locali adibiti ad abitazione a carattere familiare.
Come si ottiene
La concessione del bonus è automatica per tutte le persone e i nuclei familiari che presentano una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere prestazioni sociali agevolate (assegno di maternità, mensa scolastica, eccetera) e che risultano in condizione di disagio economico.
La DSU è l’attestazione annuale dei dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare. Può essere presentata all’ente erogatore la prestazione sociale agevolata, al Comune di residenza, a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o all’INPS e vale dalla data di presentazione al successivo 31 Dicembre.
Alla presentazione della Dichiarazione fa seguito l’assegnazione di un indicatore ISEE. Se questo risulta sotto la soglia prevista, inizia il procedimento automatico per il riconoscimento del bonus, che serve a verificare l’esistenza degli altri requisiti di ammissione.
Oltre alle caratteristiche della fornitura di cui abbiamo parlato sopra, è da ricordare il “vincolo di unicità”. Va verificato, cioè, che nell’anno di competenza della sua DSU un nucleo familiare benefici di uno solo fra bonus elettrico, bonus gas e bonus idrico.
La concessione del bonus per disagio economico è automatica anche nel caso in cui l’intestatario dell’utenza sia titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza.
A quanto ammonta
Per quanto riguarda l’elettricità, il valore del bonus sociale dipende esclusivamente dal numero di componenti il nucleo familiare ISEE indicati nella Dichiarazione Sostituiva Unica. Lo stesso parametro vale per il bonus gas, per il quale, però, sono necessari anche la categoria d’uso associata alla fornitura agevolata (solo acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo riscaldamento, entrambe) e la zona climatica in cui la fornitura stessa è localizzata.
Per consuetudine e salvo eccezioni, ARERA (Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente) aggiorna i valori dei bonus all’inizio di ogni anno. Qui è possibile trovare quelli vigenti.
Come e quando si riceve
La procedura di riconoscimento dei bonus è diversa a seconda che si tratti di forniture domestiche di elettricità e gas o di utenze gas condominiali.
Nel primo caso, una volta presentata la DSU e verificato l’indicatore ISEE, la procedura impiega circa trenta giorni per:
– individuare la fornitura intestata ad uno dei componenti il nucleo familiare;
– verificare le caratteristiche della fornitura;
– trasmettere ai fornitori le informazioni necessarie per l’erogazione del bonus sociale, che avverrà direttamente in bolletta, a partire da quella successiva la ricezione dei dati. Ogni bolletta includerà una quota di bonus proporzionale al periodo di competenza.
Per le forniture condominiali centralizzate, invece, il bonus viene liquidato tramite bonifico bancario. Le tempistiche sono variabili, perché dipendono anche dai tempi, dalla completezza e dalla correttezza della risposta degli interessati alla richiesta di informazioni sull’utenza che serve l’abitazione del nucleo familiare ISEE. A risposta inviata e verifiche effettuate, vengono formalmente comunicati sia il riconoscimento del bonus che la sua durata. A seguire, viene emesso il bonifico.
Fonti