Nell’anno motoristico che sta per iniziare, il Mugello Circuit ospiterà, fra le altre, le gare del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint e Endurance, oltre alle Finali Mondiali del Ferrari Challenge.
Il tracciato si trova nel Comune toscano di Scarperia e San Piero, in provincia di Firenze, e oggi è di proprietà della Ferrari.
Inaugurato nel 1974, negli anni è stato sottoposto ad interventi importanti, che lo hanno reso più sicuro nel rispetto del disegno originale.
Pur avendo ospitato solo test e mai un Gran Premio di Formula 1, il Mugello per i piloti è una pista iconica, con cambi di pendenza severi, staccate dure, quindici curve lente o velocissime e sette rettilinei.
Il tutto per 5.245 metri di impegno e fatica.
Si parte ed ecco la San Donato, verso destra.
È la curva più lenta del circuito, che i piloti affrontano ritardando la frenata il più possibile.
Un’accelerazione breve e arriva la curva due, la Luco.
Stavolta è a sinistra, in leggera salita e la prima di una lunga serie, che inizia con la Poggio Secco, a destra.
Siamo sul punto più alto della pista, quello che immette sul rettilineo che porta al sinistra-destra Materassi-Borgo San Lorenzo, molto impegnativo in fase di impostazione e veloce in uscita.
Altro rettifilo e giù in discesa, nella chicane destra-sinistra Casanova-Savelli.
Il tempo di rifiatare e arrivano le due Arrabbiata, entrambe verso destra e entrambe cieche.
La prima è uno dei passaggi topici della pista e il suo punto più basso.
La seconda ha raggio e quota variabili e, a sentire i piloti, toglie il respiro.
Si esce su un rettilineo, si affronta una forte decelerazione e si entra nella Scarperia, con raggio limitato e piega a destra.
Poi, subito, la Palagio, a sinistra, e il rettilineo che immette nella parte finale della pista.
Si inizia col Correntaio, il tornante in discesa che gira verso destra e conduce al sinistra-destra velocissimo delle due Biondetti.
Penultimo dritto e, a sinistra, la Bucine, la curva più lunga del tracciato, che sbocca sui 1.141 metri in salita del rettilineo finale.
Nel 2020, la Mercedes AMG F1 di Lewis Hamilton ha chiuso un giro di test in 1’18”833, a 239,518 Km orari di media.
L’anno dopo, in Moto GP, la Ducati di Johan Zarco ha fatto segnare 1’46”810, ad una media di 176,7 Km/h.
Per saperne di più: mugellocircuit.com