L’utilizzo efficiente dell’energia è importante. Eppure questo tema emerge e scompare ciclicamente dal dibattito pubblico e fatica a rimanere al centro dell’attenzione.
Ora se ne parla molto perché viene visto come uno strumento utile per limitare l’impatto dell’impennata dei prezzi dell’energia su famiglie, imprese e pubblica amministrazione. Da parte sua, il Governo italiano ha predisposto un Piano mirato alla riduzione dei consumi di gas, al risparmio energetico e, quindi, all’abbassamento dei costi in bolletta. In ottobre, a questa iniziativa ha fatto seguito ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) pubblicando un Vademecum riscaldamenti con dieci suggerimenti da seguire in casa per consumare meno gas. Ai dieci suggerimenti di ENEA, che si limitano al consumo di gas naturale, aggiungiamo altre otto idee che riguardano sia l’elettricità che il gas.
I dieci punti del Vademecum Enea
Sono consigli utili e semplici. Eccoli.
Esegui la manutenzione degli impianti. Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. La corretta manutenzione degli impianti, quindi, è la regola numero uno, non solo in termini di minor consumo di gas ma anche di sicurezza e attenzione all’ambiente. Prima di riaccendere i riscaldamenti è importante eliminare l’aria presente nei tubi ed effettuare una buona pulizia dei radiatori per rimuovere i depositi che possono essersi accumulati durante la stagione estiva. Va ricordato, infine, che per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
Controlla la temperatura degli ambienti. Bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. Inoltre, è importante ricordare che la temperatura di una stanza sale di 1-2°C dopo la permanenza di trenta minuti di una persona.
Attenzione alle ore di accensione. Le regole vigenti riducono di 1 ora i tempi di accensione del riscaldamento. Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi.
Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Isolare il muro dal termosifone consente di riscaldare l’ambiente impegnando meno energia. Anche un semplice foglio di carta stagnola può ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno e la quantità di energia necessaria a riscaldare la casa.
Scherma le finestre durante la notte. Persiane, tapparelle o tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Chiudere le imposte e tirare le tende nelle camere isola l’ambiente e consente di mantenere più a lungo le temperature costanti all’interno della casa.
Evita ostacoli davanti ai termosifoni. Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi.
Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore. La soluzione migliore è quella di arieggiare i locali più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e quando il riscaldamento non è in funzione. Potrebbe essere utile anche installare un termo-igrometro, che consente di verificare e mantenere il giusto livello di umidità negli ambienti, che deve essere compreso fra il 40 e il 70%.
Fai un check up alla tua casa. Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. La diagnosi consente di individuare eventuali interventi di miglioramento, che possono abbattere i costi anche fino al 40%.
Installa valvole termostatiche. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20% e assegnano a ogni condomino la quantità effettiva di energia che serve per riscaldare la propria abitazione.
Scegli soluzioni di ultima generazione. Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.
Altri 8 punti da non dimenticare
I dieci suggerimenti di ENEA si limitano al consumo di gas naturale, e così può essere utile ricordare altre otto idee che riguardano sia l’elettricità che il gas. Eccole qui.
Riduci i cicli di lavaggio di lavatrice e lavastoviglie. Per una lavatrice con capacità di 8 kg, ridurre i cicli di lavaggio da uno al giorno a uno ogni due giorni può comportare un risparmio annuo di 126 kWh. Per una lavastoviglie da 12 coperti, invece, il passaggio da due cicli quotidiani a uno genera una riduzione annua dei consumi quantificabile in 180,68 kWh.
Riduci tempi e/o temperatura della doccia. Ridurre di 3° la temperatura della doccia taglia del 9% i consumi di gas. Se, poi, ne abbreviamo anche la durata (per esempio da 7 a 5 minuti), il risparmio può raggiungere il 35%.
Sostituisci almeno un elettrodomestico con un modello ad alta efficienza. Se consideriamo una media di 365 cicli di lavaggio, la sostituzione di una lavatrice da 8 kg di classe energetica G con una classe di A porterà con sé un risparmio annuo del 48,9%, pari a circa 164 kWh. Per una lavastoviglie, la riduzione su dodici mesi sarà di circa 113 kWh, che saliranno a 203 per un frigorifero.
Cambia le lampadine a incandescenza o fluorescenti con quelle a LED. Considerando un impiego di 6 ore al giorno e un fattore di contemporaneità (vale a dire il coefficiente numerico che serve per dimensionare la portata di un impianto elettrico o idraulico allo scopo di ridurne i costi) di 0.3, il risparmio stimato potrà raggiungere i 43,3 kWh/anno, pari al 15% dei consumi di partenza.
Utilizza le pompe di calore elettriche anche per il riscaldamento invernale. Le pompe di calore elettriche installate per il condizionamento possono essere usate anche per riscaldare. In questo caso, il risparmio dipende dalla loro maggiore efficienza rispetto alle tradizionali caldaie a metano e il taglio stimato dei consumi di gas ammonta a 607 standard metri cubi l’anno.
Abbassa il fuoco quando la pasta bolle. Consideriamo 100 grammi di pasta, un litro d’acqua e un fuoco grande (3 kW). Se, raggiunta l’ebollizione, riduciamo della metà la potenza iniziale del fornello, risparmieremo il 25,7% del gas, vale a dire 9,32 standard metri cubi l’anno.
Stacca la spina della lavatrice quando non è in funzione. Quando non lavora, una lavatrice di media dimensione connessa alla presa elettrica assorbe una potenza di 0,5 watt. Staccarla, quindi, consente di risparmiare energia in tutte le ore in cui non è in funzione. Il taglio potenziale è dell’1,5% dei consumi annui, equivalente a 3,83 kWh.
Non lasciare in stand by TV, decoder o altri dispositivi. Consideriamo, per una TV, un’accensione quotidiana di 4 ore e, quindi, uno spegnimento di 20. Aggiungiamo, poi, due dispositivi collegati e gli stessi periodi di lavoro. In totale, la potenza assorbita durante le fasi di stand by sarà di 1,5 watt/giorno e il consumo annuo di 10,95 kWh.
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